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HICRI,  Illuminazione

Lampade da ritocco pittorico

Oggi parleremo di arte, e più in particolare, di lampade da ritocco pittorico e dell’importanza di scegliere la giusta illuminazione.

Per farlo abbiamo chiesto aiuto ad un esperto nel settore: Giammarco Piacenti titolare della Piacenti restauri SpA .

Nel mondo dell’arte la percezione del colore è importantissima, la giusta illuminazione fa emergere dei dettagli che altrimenti non si noterebbero. Per ottenere l’illuminazione ottimale si devono tenere in considerazione diversi fattori:

  • La resa cromatica
  • La temperatura di colore della luce (espressa in Gradi Kelvin “°K”)
  • L’intensità ed l’ottica ovvero il fascio di luce emesso

La giusta luce è fondamentale sia per quanto riguarda la visione dell’opera da parte del pubblico sia per gli addetti ai lavori, che devono intervenire sul dipinto o sulla scultura per eseguirne il restauro.

E’ necessario che le lampade che utilizziamo per restaurare un quadro non alterino la nostra percezione del colore. In caso contrario non saremo in grado di utilizzare le giuste tonalità e rovineremo l’opera d’arte.

Ma quali caratteristiche devono avere le lampade da ritocco pittorico?

Prima di tutto devono avere un’ ALTISSIMA RESA CROMATICA.

La luce da esse emessa deve comprendere in maniera omogenea tutte le frequenze della luce visibile. Un CRI molto vicino a quello de sole (100%) è ottimale, le lampade che produciamo per il restauro hanno un CRI che arriva al 98% su 100%.

lampade da ritocco pittorico

Come si vede chiaramente nell’immagine qui sopra la vividezza del colore cambia moltissimo a seconda della resa cromatica che utilizziamo.

Il secondo fattore di cui tener conto per un’illuminazione corretta è il colore della luce espresso in gradi Kelvin e definito temperatura di colore. si tratta del colore della luce emessa che può andare dal un tono ambrato fino ad una sfumatura quasi azzurra .

Un dipinto dai toni caldi (giallo, rosso, arancio,) dovrà essere illuminato con una luce che abbia una temperatura di colore dai 2500 ai 3000°K, così si enfatizzeranno i colori.

Viceversa, un’opera d’arte con colori freddi (azzurro, blu, viola) sarà maggiormente apprezzabile se illuminata con una luce fredda (da 4500 a 5500°K).

Ecco due immagini a confronto, la prima richiederà una illuminazione con luce “calda” la seconda con luce “fredda”

Anche creare la giusta atmosfera intorno ad un’opera d’arte rende l’esperienza di chi ne fruisce più o meno coinvolgente ed appagante. Si può decidere di illuminare una sala piena di opere d’arte con luce diffusa in modo che tutti gli oggetti siano illuminati allo stesso modo oppure si può puntare un fascio di luce più stretto su un quadro o una scultura lasciando, per esempio, in penombra l’ambiente circostante in modo da sottolineare i particolari dell’ opera.

Non dobbiamo poi dimenticare che la luce può avere effetti dannosi sulle opere d’arte.

Alcune fonti luminose emettono radiazioni che possono ossidare alcuni pigmenti. L’esposizione a fonti di calore non adeguate sbiadisce il colore e lo opacizza.

In fine pensiamo alle persone che lavorano sui dipinti, una luce che emette radiazioni infrarosse o ultraviolette danneggia la vista ed emette calore.

In sintesi, nel settore dell’ arte, la luce gioca un ruolo fondamentale per molti aspetti.

Che si tratti di esporre opere, di restaurarle, o di creare un’ambientazione che ne enfatizzi la bellezza, la ricerca della giusta illuminazione è d’obbligo.

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